Titoli di Efficienza Energetica: un’opportunità da riscoprire
Il 10 aprile 2019, a Roma, si è tenuta la consueta Conferenza nazionale sui Certificati Bianchi organizzata dalla Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia (FIRE).
Messi in campo da più di dieci anni come incentivi all’efficienza energetica, i Certificati Bianchi, o Titoli di Efficienza Energetica (TEE), rappresentano un’eccellenza nel campo dell’incentivazione in campo energetico, presi ad esempio da numerosi Paesi (Francia, Polonia e altri) che, con successo variabile, li hanno applicati al loro impianto legislativo.
I Certificati Bianchi si basano sull’approccio “baseline and trade”. Ciò significa che il risparmio energetico ottenuto aggiuntivo rispetto a quello che si sarebbe ottenuto installando le normali tecnologie (baseline) viene remunerato tramite titoli che possono essere scambiati (trade). In questo modo, i TEE garantiscono una remunerazione per progetti di medie o grandi dimensioni in base all’energia effettivamente risparmiata rispetto ad un consumo di riferimento (1 TEE corrisponde ad una TEP, Tonnellata equivalente di petrolio), lasciando libere le aziende di applicare volta per volta le soluzioni personalizzate che garantiscono i migliori risultati. I Titoli così ottenuti non hanno un valore fissato, ma vengono scambiati su un mercato che segue le leggi della domanda e offerta, come una azione. I distributori di energia con più di 50.000 clienti (soggetti obbligati) devono procurarsene un ammontare fissato per legge, tramite progetti di efficienza oppure tramite acquisto sul mercato da parte di soggetti che li richiedono per scopi economici (soggetti volontari) quali Energy Service Company oppure aziende certificate ISO 50001.
Per anni il sistema ha incentivato, oltre ai grandi progetti industriali, anche piccoli interventi di efficienza nel residenziale, come la sostituzione di vetri semplici con doppi vetri o l’installazione di caldaie a condensazione. Nel triennio 2015-2018 il sistema ha conosciuto un periodo di profonda crisi, dovuta all’incertezza normativa dovuta anche ad alcuni abusi che si sono verificati. L’inserimento dei Certificati Bianchi nella legislazione europea relativa agli aiuti di Stato, che ha imposto alcune variazioni nella valutazione dei progetti, ha messo sotto forte stress il sistema. I progetti approvati sono diminuiti drasticamente e, anche a causa di alcuni controlli fortemente contestati, molti attori hanno abbandonato il settore ed i prezzi dei TEE hanno subito brusche variazioni, rendendo molto pericoloso l’accesso al mercato.
Il “nuovo GSE”: portale rinnovato e più attenzione agli operatori
Ultimamente il Gestore dei Servizi Energetici, che oltre al sistema dei Certificati Bianchi gestisce anche altri incentivi quali Conto Termico e Conto Energia, ha sposato un approccio basato sul confronto con gli stakeholders al fine di dare nuovo slancio al sistema.
Un primo passo è stato un intervento sui prezzi massimi dei TEE, che ha comportato una stabilizzazione del valore dei TEE su 260 €. Ciò significa, ad esempio, che questo ammontare viene riconosciuto a fronte di un risparmio di circa 1.200 Smc di gas naturale oppure di circa 5.540 kWh di energia elettrica. La conferenza nazionale sui Certificati Bianchi, organizzata come ogni anno dal FIRE con lo scopo di fare confrontare tutte le parti in causa, è stato un importante momento di confronto che ha confermato questo nuovo corso.
Moderato da Dario Di Santo, Direttore FIRE, il convegno ha visto la partecipazione delle associazioni di settore (Federesco e Assoesco, AssoEGE, Federchimica, Utilitalia e altre), grandi aziende e soprattutto la significativa partecipazione del GSE e del Governo, con l’intervento del Sottosegretario Crippa.
Nella prima parte del convegno, dedicata agli interventi e alle relazioni, Daniele Novelli (il Direttore della Divisione incentivi del GSE) ha confermato il cambio di approccio, che partirà nei prossimi giorni dal rimodernamento del portale Conto Termico, seguito a breve dal portale per i progetti standard per i Certificati Bianchi. Il pomeriggio è stato invece dedicato agli approfondimenti tecnici e alle FAQ, gestite dal responsabile dell’Unità Certificati Bianchi del GSE Gennaro Damiani.
Gli argomenti affrontati sono stati svariati: dalla data di avvio del progetto (al contrario del Conto Termico e delle detrazioni, la proposta di progetto per l’ottenimento di TEE deve avvenire prima dell’inizio dei lavori) alla durata dei programmi di misura dei consumi ante intervento, dall’approfondimento dei metodi di determinazione dei consumi di riferimento alle tecnicalità relative ai nuovi decreti.
Nel complesso, l’impressione è stata di un settore pronto a lanciarsi con nuove energie su tutto il sistema dell’efficienza, potendo contare su modifiche nel sistema normativo e procedurale concordate con l’ente di controllo GSE per un accesso proficuo a tutto il corpus degli incentivi, dal Conto Termico ai Certificati Bianchi alle detrazioni con relativa cessione del credito.
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