Il decreto Antifrodi, introdotto dal Governo Draghi in data 12 novembre 2021, ha creato non poco scompiglio tra gli addetti ai lavori, in quanto ha generato un clima di incertezza e timore che ha frenato la corsa alle installazioni e all’accesso ai Bonus.
L’obbligo di effettuare nuove procedure di asseverazione anche per i bonus fiscali che fino ad oggi non lo richiedevano e l’introduzione di prezzari da rispettare nell’esecuzione dei lavori e nella preventivazioni degli impianti hanno creato davvero molto scompiglio tra gli installatori, che, per paura di incorrere in multe e sanzioni, hanno deciso di temporeggiare e hanno preferito rifiutare del lavoro in attesa di certezze.
Timori infondati o vera stretta sugli operatori del settore?
Se andiamo ad analizzare nel dettaglio i provvedimenti, possiamo capire che ad essere colpiti saranno solo gli operatori truffaldini del settore, che vanno tra l’altro a rovinare la reputazione dell’intera categoria. Chi ha sempre lavorato onestamente, utilizzando prezzi reali e svolgendo le procedure nel rispetto della legge, non avrà alcun problema a continuare a lavorare come fatto fino ad oggi.
Prezzario nazionale: solo 35 voci per macrocategorie
Secondo quanto fatto sapere dal MiTE (Ministero per la Transizione Ecologica), attraverso le parole del Ministro Cingolani, il prezzario annunciato nel decreto di novembre non sarà un listino prezzi analitico con migliaia di voci, ma conterrà solo 35 categorie di spesa, che sono in grado, sempre secondo quanto riportato dal ministro, di gestire i massimali per tutti i lavori previsti dal Superbonus e dai bonus minori (Ecobonus, Bonus ristrutturazioni e Bonus facciate). Chi, fino ad oggi, ha quindi sempre fatto riferimento ai Prezzari DEI o ai listini prezzi regionali, ha la certezza di essere in regola con le prescrizioni dello Stato. A temere l’aggiornamento dovranno essere solo coloro che hanno applicato cifre spropositate e di gran lunga fuori mercato (sporcando anche la reputazione di tutti gli installatori onesti).
Visto di Conformità e Asseverazione di Congruità: quando sono obbligatori?
In base a quanto previsto dalla nuova legge di Bilancio 2022, i nuovi obblighi previsti dal decreto Antifrodi andranno ad applicarsi solo a lavori di importo superiore ai 10.000 €
Quindi, per lavori di importi < 10.000 € non cambia nulla.
Per sostituzioni di caldaie a condensazione, climatizzatori, solare termico, piccoli impianti fotovoltaici senza accumulo e anche piccole pompe di calore, si può procedere come fatto fino ad oggi, ricordando ovviamente che è stato imposto il limite sulla cessione multipla del credito, per cui se si offre lo sconto in fattura, si può cedere il credito ad un terzo che non potrà cederlo ulteriormente.
Per lavori che prevedono importi superiori ai 10.000 euro, invece, sarà necessario trovare un nuovo interlocutore (un CAF o un soggetto abilitato, secondo quanto previsto dalla norma), che vada ad emettere il visto di conformità a che effettui l’asseverazione di congruità delle spese. Di fatto, il visto di conformità è solo una verifica formale sulla pratica, che garantisce che non vi siano errori di forma che possano causare un rigetto (mancanza di documenti o errata compilazione della domanda). Per quanto riguarda l’asseverazione di congruità delle spese, invece, il tecnico dovrà certificare che siano stati rispettati i massimali, utilizzando appunto i prezzari che verranno pubblicati dal MiTE o, comunque, i prezzari regionali o i prezzari DEI.
In breve, per i lavori oltre i 10.000 € bisogna sempre tenere in considerazione l’extra spesa (circa 1-2% del totale) che sarà necessaria per affidare queste procedure ad un tecnico abilitato.
Cerchi nuovi clienti per impianti di piccola taglia con bonus tradizionali?
Negli ultimi anni, l’avvento del Superbonus 110% ha saturato gli operatori del settore con richieste di preventivo che in pochi casi si sono concretizzate, facendo solo perdere tempo prezioso.
Per questo motivo, lavorando quotidianamente con installatori di tutta Italia, abbiamo deciso di raccogliere online solo nominativi di clienti interessati realmente ad installare impianti efficienti o impianti fotovoltaici anche senza superbonus, ricorrendo agli incentivi tradizionali o addirittura senza incentivi. I nostri contatti vengono verificati telefonicamente da un esperto, che ne valuta l’effettiva propensione all’acquisto e solo dopo inoltra i contatti agli installatori della zona.
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